La procura chiede il rinvio a giudizio per Robimarga

TERAMO – La procura di Teramo ha chiesto il rinvio a giudizio del medico, oggi primario dell’unità semplice dipartimentale di urologia di Giulianova, ed ex assessore comunale all’urbanistica, Corrado Robimarga e per il dirigente dell’ufficio urbanistica, Stefano Mariotti. Si tratta del fascicolo d’inchiesta aperto nel 2011, che un anno fa portò alla sospensione per due mesi dall’attività professionale del medico – e successivamente anche alle sue dimissioni da assessore – perchè accusato di peculato per aver svolto visite a pagamento in ospedale senza versare il dovuto all’azienda sanitaria e di truffa aggravata ai danni della Asl per aver fatto risultare la sua presenza in reparto, attraverso la timbratura del badge, essendosi in realtà assentato dal servizio. Alle originarie accusa di peculato e truffa, il procuratore capo Gabriele Ferretti e il sostituto Davide Rosati, hanno aggiunto anche la contestazione di falso ideologico per aver falsificato la cartella clinica di un paziente del reparto di urologia del Mazzini e, in concorso con il dirigente Mariotti anche per truffa, di aver falsificato permessi firmati in bianco dallo stesso dirigente, per far risultare falsi impegni legati al suo incarico di assessore per assentarsi dal posto di lavoro. Alla vicenda Robimarga è collegata un’altra inchiesta, che però vede coinvolti non il medico ma i vertici della Asl di Teramo, con i direttori generale Varrassi, amministrativo Amrbosj e sanitario Antelli, per la nomina dello stesso Robimarga a responsabile dell’unità operativa di urologia di Giulianova, avvenuta nel dicembre scorso, per l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio.